- il bagatto
Un giovane sta ritto dietro un tavolo a 4 gambe di cui una è sempre nascosta. Sul tavolo ci sono oggetti, i quattro semi delle carte: COPPE (il SAPERE), la SPADA (l’ OSARE), il BASTONE (il VOLERE), i DENARI (il TACERE). Questi quattro oggetti rappresentano le virtù che il Bagatto deve conoscere ed interiorizzare.
Il cappello a leminisco indica anche l’infinito viaggio delle anime.
Il bagatto è l’intermediario fra terra e cielo, è la condizione dell’anima che entra in un corpo umano.
A metà fra gli affari materiali e le istanze celesti. Ecco perché indica con una mano il terreno e con l’altra tiene una bacchetta verso l’alto che lo lega al cielo. Tutto ciò che in alto è come tutto ciò che è in basso. Ha in sé anche qualcosa di maschile e femminile al tempo stesso, cioè le due polarità indicate dalle palline blu e rossa della bacchetta, che si rivedono anche nel cappello.
Il rosso è fuoco, yang, maschile, l’azzurro è cielo, yin, femminile.
È la prima lama, l’inizio di un nuovo ciclo.
È l’archetipo del mago, dell’illusionista, di colui che giocherà nella pura illusione.
Il bagatto inizia il suo processo di realizzazione del sé che trascende l’ego.
L’abito del bagatto, multicolore perché tale è il mondo epifenomenico, Questo bagatto ha uno spirito mercuriale, spirito imprigionato nella materia e i 4 elementi sono aria, acqua, terra e fuoco.