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La TEMPERANZA

La Morte Il Diavolo
14_temperanzaolio su tela
100 x 150

Un’angelica figura alata versa il liquido da un vaso tenuto con la mano sinistra in un altro tenuto con la mano destra a una certa distanza del primo quasi come in un gioco da giocoliere. Sul capo c’è un emblema circolare unico o plurimo con piccoli cerchi contigui. Alcune piante isolate crescono al suolo attorno alla figura. Nulla deve essere stagnante. C’è un flusso continuo per mantenere la vita. La vita priva di movimento e cambiamento diventa sclerosi e morte. Al centro della fronte c’è un fiore rosso a cinque petali (la quintessenza). L’acqua viene da un’anfora di argento che simboleggia il mondo ricettivo, yin, lunare, immaginativo, per trasfonderlo in un’anfora d’oro, yang, mondo solare, ragione, la coscienza. Questa è l’acqua di vita che viene infusa nell’uomo affinché possa giungere al suo destino. Le due anfore, simboleggiano, quindi, la vita; il vaso che sta in basso, quello che riceve il liquido prezioso, è l’essere umano pieno di fede pronto a ricevere la luce dello Spirito che proviene dall’alto e lo inonda. Il gesto dalla mano sinistra a mano destra forma un arco, simbolo di ponte di unione. Sulla fronte c’è il terzo occhio. Questa lama è fondamentale perché inspirerà tutte le azioni seguenti. Siamo in presenza di un essere alato attraverso il quale si pratica il giusto equilibrio. Qui si deve creare la grande opera alchemica, riconciliando gli opposti. La temperanza è anche, quindi, il grande alchimista che inizia la grande opera. L’acqua purifica. Ne deriva il carattere sacro dell’acqua ed il suo ruolo nelle purificazioni iniziatiche. L’acqua ha un flusso serpentiforme e evoca il simbolo della kundalini e dell’ouroboros serpente che si autofeconda e si morde la coda in un movimento infinito. Anche i capelli azzurri introducono il concetto di un’evoluzione verso uno stato superiore. Il vestito è giallo e conferma l’aspetto solare. Temperanza significa moderazione in tutte le cose ed equilibrio come nel temperare una lama di acciaio, ma anche il continuo fluire della vita, il rinascere dopo la morte iniziatica e continuare a rivivere. Uomo d’esperienza e di studi, il nostro saggio si tiene lontano dalle suggestioni subite dalle folle; cerca la verità senza fretta, limitando il campo delle esplorazioni, poiché è ansioso di mantenersi nello stretto dominio del sapere umano. La sua riservatezza, attraverso la Temperanza, si traduce in moderazione. L’adepto che si è bagnato nel fluido travasato dall’Angelo solare non è più pervaso dalla febbre che assilla i comuni mortali. Morto alle ambizioni meschine, alle passioni egoistiche, indifferente alle miserie che lo minacciano, vive sereno nella dolce saggezza, indulgente alle debolezze altrui.