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La RUOTA DELLA FORTUNA

L’Eremita La Forza
10_ruota_della_fortunaolio su tela
100 x 150
È la ruota del samara, la ruota della vita e delle delle reincarnazioni. E quindi la ruota che è il sé, il nostro microcosmo, sorto da forze che si combattono fra loro, emergenti dall’acqua. Solo arrestando la ruota ci si può mettere in comunicazione con Dio. Questa ruota è anche un mandala, un cerchio che configura elementi simbologici complessi. La sfinge è in equilibrio relativamente precario alla sommità della ruota. La sfinge ha in sé i 4 segni fissi astrologici: Toro, Leone, Scorpione e Acquario. Essa rappresenta il principio di equilibrio e di fissità per assicurare la stabilità delle forme individuali. I colori della Sfinge corrispondono agli elementi: testa rossa = fuoco; ali azzurre = aria; petto e zampe anteriori verdi = acqua; posteriore nero = terra.
La sfinge è umana nel volto e nel seno; ha le ali d’aquila, le zampe da leone ed i fianchi di toro. In lei si ritrovano gli animali della visione di Ezechiele che sono diventati i simboli dei quattro evangelisti: uomo (Matteo), toro (Luca), leone (Marco), aquila (Giovanni). Rispetto al Capricorno e ad Anubi, che corrispondono astronomicamente ai solstizi, la sfinge occupa il posto della bilancia zodiacale, retta dalla Giustizia. È in opposizione con i serpenti che trasformano in caduceo il supporto della ruota della fortuna. Questi rettili simboleggiano il risveglio della vitalità in primavera. Severa, placida, enigmatica, la sfinge rimane padrona del suo segreto: la Sfinge impugna la spada della Giustizia. In lei la faccia è umana, le ali dell’aquila, le zampe del leone, e i fianchi del toro. La sfinge è il simbolo regale di potenza faraonica, consapevole della mutevolezza della condizione umana e della sua inconoscibilità. La Sfinge, azzurra, spirituale, ha il dominio su di sé e infatti porta la corona. Altre due figure animalesche spesso ma non sempre scimmiesche, sono collocate alle estremità opposte del diametro orizzontale della ruota: una sta salendo mentre l’altra sta scendendo mentre la ruota gira anche se nulla sta ad indicare che la manovella sia mossa da qualche agente esterno. L’animale a destra che sale è Anubi, il cane dorato, positivo, è in ascesa, che accompagna le anime dorato, positivo, e quello che scende a sinistra è Tifone, il genio del male, serpentiforme. Questa ruota, poi, galleggia sull’acqua fangosa. Questa ruota ha il colore della carne perché gira nella materia. Tifone, dominato dagli istinti, scende nella materia, mentre Anubis dalla testa gialla, colore dell’intelligenza e della coscienza, ascende verso l’alto Sono così simboleggiate da una parte le energie benefiche e costruttive, che favoriscono la crescita dell’individuo e stimolano la sua irradiazione vitale, dall’altra gli agenti di distruzione ai quali l’essere vivente deve resistere. I due antagonisti raffigurano rispettivamente l’estate, il cui calore è favorevole alla vita, e l’inverno, che frena ed inibisce ogni forma di vita. La ruota del divenire fluttua sull’oceano oscuro della vita, sostenuta dagli alberi maestri di due imbarcazioni affiancate, una delle quali è rossa, l’altra verde. La loro forma ricorda la mezzaluna di Iside, la madre di tutti gli esseri. Da ogni imbarcazione si slancia un serpente: uno maschio, l’altra femmina. Essi corrispondono ai due ordini di correnti vitali, che sono positive o negative e si traducono in mobilità (rosso) e in sensibilità (verde).