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Articoli del 2001

Corriere dell’Arte – 20 gennaio 2001
Armoniose realtà e interpretazioni fantasiose (Antonio Oberti)

Gazzetta di Parma – gennaio 2001 Sei artisti sospesi tra “il viaggio e l’incanto”

Corriere dell’Arte – 27 gennaio2001 Il viaggio e l’incanto (Sara Barbacovi)

Corriere dell’Arte – 24 marzo 2001 Il viaggio e l’incanto a Monza (Chiara Carfi)

Dipende giornale del Garda – aprile 2001 Cremona La pittura dell’io: Susanna Viale (Simone Fappanni)

Cremona & Cremona – aprile 2001 Viale, i colori dell’inconscio (Simone Fappanni)


Dal simbolo alla materia
Susanna Viale e la sua infinita ricerca pittorica
Si apre con “Nepal”,una intensa opera, intessuta di chiari rimandi spirituali, la personale di Susanna Viale, pittrice piemontese che espone alla Galleria Immagini di Cremona.
Un quadro interessante che ha persino ispirato il poeta Enrico Mario Lazzarin, e che in un certo senso “introduce” in una ricerca artistica che non tralascia aspetti consci e inconsci del vivere attraverso una vivace coloristica cui si accompagna una sicura sensibilità per la figura. Nata nella città della Mole nel 1959, dove vive e lavora, dopo il diploma al Liceo Artistico “Cottini” e quello Di Infermiera Professionale e Assistente Sanitario, la Viale ha coseguito la laurea in Scienze Politiche.Attualmente è funzionario presso la Regione Piemonte. Dal 1994 frequenta i corsi della “Scuola di via Perrone” sotto il magistero di Sergio Albano, che acutamente le riconosce la capacità di “spaziare con disinvoltura da un espressionismo barocco al geometrismo onirico, dal metafisico al surreale.”Infatti, le stagioni compositive di Susanna sono davvero diverse, ma egualmente importanti e stimolanti. Scorrendo le pagine del suo catalogo monografico (qui utilizzato come fonte per i dati essenziali), realizzato grazie alla collaborazione della Bitriver, dei fotografi Associati M.Rubino e R.Iennarella e del già citato Enrico Mario Lazzarin, cogliamo ben 6 cicli. Si comincia con una fase di caratura simbolica, dalla fine degli anni Ottanta sino attorno ai primi anni Novanta, per lambire misure espositive variamente riferibili a un moderno realismo, dal 1994 in poi. Successivamente, attraverso vari passaggi e rimandi alle esperienze pittoriche passate (si ricordino le parole del maestro Albano e si legga il saggio, in catalogo di Marta Concina), i suoi lavori si arricchiscono di sempre più ampi orizzonti immaginativi, che ora guardano ai moderni, come nell’olio “Umanità”, ora si caricano di forti componenti personali, come nel caso della tela dedicata a “Federico”, sino a giungere a non poche sperimentazioni materico-astrattiste: “Città emergente”, “Composizione informatica”, “Energie”…Tuttavia, se è innegabile che questa pittura è continuamente ‘in divenire’, è pure vero che esiste un filo conduttore che lega tutti i momenti di Susanna Viale: il viaggio. Infatti, a qualsiasi altezza cronologica, appaiono quadri variamente riferibili a terre lontane viste o immaginate dall’artista attraverso un’umanità alle prese con situazioni quotidiane, talvolta problematiche.Di questo particolare filone della produzione di Susanna Viale viene dato un saggio significativo in questa vetrina “sotto il Torrazzo” attraverso lavori in cui si respira una dolce venatura poetica e meditativa…
La Cronaca – 14 aprile 2001 Simone Fappanni


Il Nuovo Giornale – 20 aprile 2001 Susanna Viale e la pittura dell’io (Simone Fappanni)


Il colorismo acceso dell’arte di Susanna Viale
La pittrice torinese Susanna Viale espone numerose opere a tecnica mista presso la galleria Immagini. Al di là dello smagliante cromatismo con cui la Viale ritrae situazioni e personaggi appartenenti a luoghi e civiltà sovente poco note e comunque assai distanti, quasi agli antipodi del mondo, cià che sembra consolidare in forme pittoriche il pensiero dell’autrice sembra essere sopratutto il sentimento sincero ed il profondo interesse per società cos• intensamente connotate. Sono i problemi sociali che vi emergono, i rapporti umani ed i segni di usi e tradizioni antiche che forniscono il materiale tematico attorno al quale la Viale ricerca un linguaggio fortemente espressionista ed una sorta di originaria naivetè. Tra echi di autori che, tra Otto e Novecento, si sono dedicati all’illustrazione di scenari esotici e accenti di sincero impegno sociale, la linea pittorica sembra, volutamente, attuare scelte fortemente discorsive, pur tra incertezze lessicali ed aspetti irrisolti sul piano tecnico-formale.
La Cronaca 21 aprile 2001 Tiziana Cordani


Viaggio intorno alla figura umana
Quello della pittrice torinese Susanna Viale è un viaggio intorno e dentro la figura umana, della quale si colgono aspetti ed atteggiamenti calati nella realtà dell’ambiente, dei luoghi e dei Paesi da lei frequentati ed amati l’Africa e l’America, in particolare).
Tra i temi affrontati è ricorrente quello del lavoro, in quanto più direttamente legato alla vita, alla cultura, alla religione e alla sofferenza.
Nei dipinti esposti alla galleria Immagini, sulla forma prevale il colore acceso, steso di getto, senza il supporto del disegno.
I rossi, i blu, i gialli, i verdi esaltano il recupero dell’esperienza emozionale e spirituale della realtà sociale, restituita con una carica impetuosa ed istintuale.
La Viale identifica l’arte con la vita, per esprimere la sua libertà creativa facendo della pittura un gesto di ribellione o di denuncia.
La Provincia -21 aprile 2001 Ezio Maglia


Inconscio sulla tela
Segni e colori per rappresentare l’inconscio.Un universo misterioso,ricco di fascino, di ombre e di luci, così lo immagina la pittrice piemontese Susanna Viale …
Mondo Padano 21 aprile 2001


 

Corriere dell’Arte – 28 aprile 2001 Susanna Viale a Cremona

La Cronaca – 28 aprile 2001

Arte Oggi – aprile 2001 La pittura dell’io: i dipinti di Susanna Viale a Cremona (Simone Fappanni)

Corriere dell’Arte – 30 giugno Pensieri nomadi (S. V.)

Corriere dell’Arte – 15 settembre 2001 Gli allievi di Sergio Albano al Parco della Tesoriera (Matteo Bozzi)

Metropoli Firenze – 5 ottobre 2001 Alla scoperta del vero senso dell’arte (Ilaria Madiani)

L’Attenzione – 13 ottobre 2001 Premio Calice d’oro