L’arte di Susanna Viale è un alto stilema figurativo in cui il colore irrompe nella scena.
I lividi corpi viola a spatola di Susanna Viale fluttuano nell’aria nella danza della vita.
Le masse muscolari sono accarezzate dal vento, dalla polvere, dalla sapida presenza della luce.
I volti degli individui catturati, soprattutto le donne e i vecchi, parlano del gusto e del dolore, della rassegnazione di un tempo immanente, perenne, sospeso nell’eternità.
Così anche nelle immagini nude dei corpi avvinghiati c’è sempre il senso concreto e spesso della vita carnale, dello spessore sia dei godimenti sia della sofferenza, senza compromessi, senza mediazione, colti come puri, immersi nella verità piena.
Il tema principale della sua arte è il viaggio come fonte di emozioni e di conoscenza.
Così ecco dipinti gli istinti derivativi dell’Africa, le alee sacrali asiatiche, i pinnacoli misteriosi delle popolazioni andine.
Ma esiste anche un viaggio interiore che Susanna indaga con profondità empatica.
Un viaggio in se stessa senza compromessi.
Un viaggio che coglie gli archetipi, i sogni giganti di ogni uomo di ogni epoca, di ogni sesso e di ogni tradizione.
E nella serialità delle lame dei tarocchi, archetipi di due metri lucenti e secchi, ecco la pittrice che affronta l’inconscio del collettivo, il cammino sapiente di ognuno di noi riflesso negli occhi di ogni essere umano.
Gli occhi! Ecco, guardate gli occhi delle figure dipinte da Susanna Viale, e non vedrete solo la raffinata tecnica ma voi stessi immemori, arcani e spogliati dal vostro stesso destino.
MAURIZIO CUSANI