Per me lavorare con interventi artistici sull’abitazione è una via di mezzo tra il murales e la pittura/scultura.
È una creazione per il privato, ma nello stesso tempo si compenetra con la vita quotidiana delle persone che vivono e frequentano l’abitazione interagendo con l energia e la socialità delle stesse.
Diventa strutturale e permanente nell’architettura e non come i quadri e sculture che sono fittizi.
Io mi sento un artista in movimento in tutti i sensi, cittadina del mondo in continua sperimentazione ed evoluzione sia con me stessa che con la mia arte
Ogni secondo non è uguale a quello che segue e a quello che precede e noi siamo sempre differenti da quello che eravamo e da quello che saremo ed anche la mia espressione artistica segue la stessa regola del divenire e dell’evoluzione.
Io mi sento alla ricerca di qualche cosa che non so e forse non saprò mai nella mia arte ed ho bisogno di imparare e perfezionarmi sempre, credo che fino al mio ultimo respiro sarò in trasformazione.
Quello che uccide le persone e l’arte penso sia la cristallizzazione e la staticità.